IL COSTRUIRSI DELLA NOSTRA STORIA

Il modo con cui noi ci percepiamo e ci rappresentiamo è frutto:
  •  di come altri essere umani significativi hanno risposto ai nostri bisogni;
  •   del significato che abbiamo dato alla relazione vissuta con le figure di riferimento;
  •   del modo che abbiamo trovato funzionale per rispondere a nostra volta al mancato soddisfacimento del bisogno e mantenere la relazione.
L’essere umano dalla sua nascita, se non dal suo concepimento, fino alla morte, di fronte agli stimoli interni e/o esterni prova sensazioni, prima, e poi (dopo circa i primi 3 mesi di vita) emozioni e vive bisogni specifici. In risposta la persona mette in atto dei comportamenti volti all’espressione e alla soddisfazione del bisogno.

Stimolo
emozione
bisogno
Azione
Riconoscimento sull’essere, sul sentire, sul pensare e sul fare.
gioia
esprimerla
condividere con qualcuno che sa accogliere la gioia senza sminuirla
Perdita
tristezza
rassicurazione e condivisione
chiedere vicinanza, cura, sostegno
Pericolo
paura
protezione
chiedere aiuto a chi sa dare protezione
Privazione, invasione, violenza
rabbia
essere rispettati
comportamento assertivo

Se il bambino trova una risposta empatica, che sarà interiorizzata come permesso, come invito a sentire quello che sente e ad esprimerlo, unito ad una sensazione fisica di rilassatezza, strutturerà delle convinzioni positive (es. che è amabile, che l’altro è affidabile, che la vita riserva gioie e i problemi trovano soluzione) e diverrà sempre più capace di gestire le sue emozioni e adottare strategie funzionali a soddisfare il suo bisogno attraverso l’autoregolazione e la dipendenza sana dall'altro.   

Se il bambino sperimenta una assenza di risposta, una risposta incongruente o incostante o non empatica, da ciò elaborerà messaggi, che suoneranno come divieti ad esprimere bisogni e sentimenti, accompagnati da una sensazione fisica di tensione,  e strutturerà convinzioni negative (es. non è amabile, l’altro non è affidabile, la vita è faticosa), metterà in atto modalità di comportamento legate alle decisioni, prese inconsapevolmente sulla base di ciò che è apprezzato e delle sue doti, su cosa è meglio fare per adattarsi all’ambiente (es. non chiederò, sarò forte/non esprimerò sentimenti, sarò come l’altro vuole, ecc…).

In questo caso l’identità che la persona strutturerà sarà limitante e viene in Analisi Transazionale definita copionale, ovvero costruita su un adattamento e non sulla realizzazione di quello che si è.

Riassumendo

Situazione (stimolo)          sensazioni/emozioni         bisogno         azione        risposta dell’ambiente

 1.  Risposta che accoglie il bisogno                                       
costruzione di convinzioni positive               
autoregolazione delle emozioni
decisioni aperte alla vita e al cambiamento              
strategie efficaci di soluzione dei problemi

  2. Assenza di risposta o risposta non accogliente
costruzione di convinzioni negative               
difficoltà ad autoregolarsi                  
decisioni copionali            
strategie non funzionali